Presentazione squadre 2020: UAE Team Emirates
La UAE Team Emirates si presenta al via della nuova stagione con rinnovate ambizioni. La formazione emiratina sembra aver trovato la sua strada vincente dopo il cambio di rotta avvenuto lo scorso anno, decidendo di puntare sui giovani talenti piuttosto che su corridori esperti con gli anni migliori della carriera già alle spalle. Anche quest’anno si è dunque investito su giovani corridori, alcuni dei quali davvero molto interessanti, e si attende la completa maturazioni dei talenti sbocciati nel corso del 2019 per una squadra che ha i mezzi per ben figurare in tutte le gare, sia nelle corse a tappe che in quelle da un giorno.
GLI UOMINI PIÙ ATTESI
Dopo quanto fatto vedere lo scorso anno, alla sua prima stagione da professionista, c’è grande attesa per Tadej Pogacar. Il corridore sloveno ha sorpreso davvero tutti soprattutto alla Vuelta a España, conquistando il terzo posto in classifica generale e vincendo in maniera spettacolare tre tappe oltre alla maglia bianca di miglior giovane. Si attende che il classe 1998 dia ulteriori conferme del suo talento in una stagione che lo vedrà debuttare al Tour de France.
Sulle strade francesi dovrà, invece, ritrovare se stesso Fabio Aru che, secondo quanto annunciato dalla squadra, dovrebbe curare la classifica generale alla Grande Boucle. Il ciclista sardo, dopo i problemi alla gamba che ne hanno condizionato il rendimento durante l’ultima stagione, è atteso da un anno molto importante. Ci si aspetta che torni a mostrare quel talento che, da quando milita nella formazione emiratina, non si è praticamente mai visto, lasciandosi alle spalle in maniera definitiva infortuni e incomprensioni che rischiano di condizionarne la carriera.
Un altro corridore da cui sono attese risposte importanti è Fernando Gaviria. Il velocista colombiano, arrivato lo scorso anno con grandi aspettative, vorrà riscattarsi dopo una stagione davvero negativa, anche a causa di alcuni problemi fisici. La squadra ovviamente punta molto su di lui e ne ha annunciato la presenza al Tour de France dove sarà atteso al confronto con i più forti sprinter del panorama mondiale, che spesso è riuscito a battere negli anni passati. Inoltre quest’anno ritroverà Max Richeze, uomo fondamentale per tanti dei suoi successi in maglia QuickStep, che potrà essere molto prezioso per guidare il colombiano nella posizione migliore e lanciarlo negli sprint. Mentre Alexander Kristoff sembra non riuscire più ad essere efficace nelle volate di gruppo. Il norvegese pare essersi concentrato soprattutto sulle Classiche, suo dichiarato obiettivo stagionale, corse più adatte a lui nelle quali può esprimere tutta la sua potenza.
Quest’anno la nutrita componente italiana all’interno della squadra si è arricchita con l’arrivo di Davide Formolo. Il campione italiano, che proverà a mettere in mostra la sua maglia tricolore sulle strade del Giro d’Italia, avrà certamente un ruolo di maggiore importanza rispetto a quando correva nella Bora. Inoltre, come da lui stesso affermato, sembra essersi completata la sua trasformazione da corridore per le grandi corse a tappe a ottimo punto di riferimento per le Classiche. Corse da un giorno e brevi corse saranno l’obiettivo di Diego Ulissi, tornato ai suoi livelli nel 2019 dopo una leggera flessione nell’anno precedente. Il corridore toscano ha dimostrato di sapersi destreggiare bene su vari terreni e, anche quest’anno, la squadra si aspetta da lui risultati importanti. La pattuglia tricolore comprende anche Valerio Conti, messosi in luce nello scorso Giro d’Italia quando ha indossato per cinque giorni la Maglia Rosa, atteso da una stagione dove dovrà confermare i suoi progressi e magari togliersi ancora qualche soddisfazione personale. Mentre da Marco Marcato, Edward Ravasi e Oliviero Troia ci si attende il solito prezioso lavoro per i propri capitani.
Un altro dei giovani che si sono messi in luce lo scorso anno e sul quale il team fa grande affidamento è Jasper Philipsen. Il belga si è dimostrato un corridore di grande qualità ed è stato continuo nell’arco dell’intera stagione tanto da conquistare ben undici podi. Ha mostrato un ottimo spunto veloce che lo pone come alternativa di valore ai più esperti velocisti presenti in squadra. Inoltre la sua resistenza fa sì che possa essere competitivo in alcune brevi corse a tappe e nelle Classiche.
La squadra dimostra di voler ben figurare nei GT essendosi rinforzata anche con gli ingaggi di Joe Dombrowski e David de la Cruz. I due corridori potranno dare il proprio contributo sia come supporto ai capitani che provando a mettersi in proprio in tentativi di fuga per ottenere successi parziali oppure provando a fare classifica nelle brevi corse a tappe. Inolte, il corridore iberico dovrebbe avere la possibilità di essere uomo di riferimento alla Vuelta nonostante in carriera non abbia mai ottenuto risultati importanti per quanto riguarda la classifica generale nei GT, il cui miglior risultato rimane il settimo posto proprio nella corsa a tappe spagnola nel 2016.
LE GIOVANI PROMESSE
La formazione emiratina ha cambiato decisamente rotta nelle ultime due stagioni decidendo di puntare su giovani corridori e i risultati del 2019 hanno premiato questa scelta. Così anche quest’anno sono diversi i giovani talenti presenti all’interno dell’organico in grado di dare nuove soddisfazioni e dotati, potenzialmente, di grandi qualità. Alcuni, come Brandon McNulty hanno già colto risultati importanti. Infatti il corridore statunitense ha vinto nel 2019 il Giro di Sicilia ed è atteso con grande curiosità al salto nel WorldTour. La squadra non gli metterà addosso pressione permettendogli di crescere con calma ma le qualità mostrate lo scorso anno sia a cronometro che in salita lo propongono come un futuro corridore da corse a tappe.
Sembra essere un corridore molto promettente Camilo Ardila. Il colombiano, ennesimo prodotto di un vivaio che non smette di sfornare talenti, è il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia under23, dove ha letteralmente dominato gli avversari appena la strada saliva. Se confermerà le sue doti anche nel passaggio tra i professionisti, la squadra emiratina avrà messo a segno l’ennesimo colpo importante.
Atteso, invece, dalla definitiva conferma sarà Aleksandr Riabushenko. L’apprendistato del ciclista bielorusso sembra finito e alla sua terza stagione tra i professionisti ci si aspetta da lui il definitivo salto di qualità e di poter competere con i più grandi, come ha dimostrato con il gran numero che gli ha consentito di vincere la Coppa Agostoni nel 2019. Corridore versatile e adatto a più terreni potrebbe definitivamente esplodere quest’anno.
LA SQUADRA
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